Il Mondo di Letizia Isaia.


Artista talentuoso, fortemente apprezzato da pubblico e critica lo si evidenzia dal suo percorso quarantennale e di partecipazioni ad importanti eventi culturali. Letizia Isaia risponde al bisogno di un’ampia panoramica sulla sua attività creativa con una monografia che mette in luce ogni piccolo passaggio della sua ricerca. Nella sua vastità la raccolta dei suoi studi pittorici segue dei fili conduttori determinanti, quali quello letterario, protesta, religioso e opere che caratterizzano gli aspetti più profondi della cultura napoletana, fatta con forza da una donna forte ma geniale. Ogni suo lavoro è riconoscibile dai colori forti o tenui ma in particolar modo da suoi stati d’animo, dandole risultati stupefacenti. L’elemento caratterizzante invece, l’approccio con la pittura ma in particolar modo con l’identificare se stessa nelle sue opere come atto creativo. Capire il pensiero e la mente di Letizia Isaia come qualcosa che va al dì là dell’umana comprensione, ma una cosa è certa in lei vive quel “Genio Leonardesco”  che fa rimare esterrefatti come un bambino appena nato. Il mondo di Letizia Isaia è fatto di istintività ma nel contempo il saper raccontare sensazioni ed emozioni che solo un artista riesce ad esprimere attraverso le sue figure che parlano senza volerlo dell’uomo, delle sue paure e angosce il dramma della vita attraverso le sue pennellate  dettate dal suo animo, ecco nascere l’opera d’arte come sublimazione dell’essere umano. Letizia Isaia inconsapevolmente tocca le corde più intime dell’animo umano una pittura che sembra appartenere solo a stessa . Lo si evidenzia  dal naso delle sue figure creato da lei, li nasce l’artista come guardare un quadro di Picasso, Modigliani… guardando le sue opere  si può dire ecco questo è un quadro di Letizia Isaia.

                                                                                                                                      Giovanni Cardone  

Maria Tufano.


Le opere dell’artista Maria Tufano ricordano la pittura della seconda metà del Novecento ma l’arricchisce con elementi attuali. Antico e moderno, tradizionale e contemporaneo, arte e società. Una grande idea, unire l’importanza e la profondità dell’arte che fa da cornice, per presentare l’immagine come veicolo di verità.  Fedele alla pittura di tono, al modellato, l’artista si mostra semplice e naturale, sostenendo con la coscienza della buona pittura le leggi eterne della terra e del sole. Perciò nulla di tormentato nelle sue composizioni, di angoscioso o morboso, solo la realtà a portata di mano, guardata frontalmente; la prospettiva, la forma, il colore, il chiaroscuro a stimolarla e farle dire quel che ha nel cuore e nello spirito. Le pennellate sono larghe e improvvise, il colore viene elaborato in funzione della luce e dell'aria e la leggiadria delle pennellate ricopre l’aspetto principale della bellezza delle sue opere, quelle pennellate così delicate ma nello stesso tempo così intense e quell’ uso di colori freschi e vivaci ti riportano indietro del tempo. Sarà questo l’intendo dell’artista di trasportare chi guarda i suoi lavori in ricordi passati. L’ambiente e i temi che riportano i suoi lavori sono ispirati ai tratti più salienti del suo percorso di vita come la vespa, che per la nostra artista Maria, può rappresentare  un mezzo di ricordo adolescenziale, di viaggi e mete dalla stessa vissuti ed intrapresi.  La sua arte è il binomio perfetto tra libertà e il pericolo, così con audacia e misura, con serietà ed esperienza, prendendosi determinate libertà nel limite della pittura, essa scandisce i volumi, equilibra le masse, dimostrando con il suo linguaggio di stilistica compostezza quanto il disegno ed il rapporto luminoso e cromatico possono influire sul suo modo di dipingere e il suo carattere. Ha cercato la poesia delle cose semplici, Maria, e l'ha trovata sulla soglia di casa, l'ha cercata con tenerezza, ammirazione ed adorazione nel passato e nel presente, nella stratificazione dei ricordi e nelle azioni del momento e noi siamo sicuri che è felice per le evocazioni trascorse e per quelle che ancora si presentano, per quelle che prendono forma dagli avvenimenti e dalla sua stessa insistenza. 

                                                                                                                                       Salvatore Marra






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